A cena con Annie in un diner di Manhattan oppure a pranzo da Hannah e le sue sorelle il giorno del Ringraziamento, o ancora in un bistrot di Parigi, al Gritti di Venezia o in un pub londinese: il percorso è lungo, ricco di soprese e di riferimenti culinari inaspettati.
A cena con Annie in un diner di Manhattan, oppure a pranzo da Hannah e le sue sorelle il giorno del Ringraziamento, o ancora in un bistrot di Parigi, al Gritti di Venezia o in un pub londinese: Woody Allen sorprende anche per come utilizza il cibo e le bevande nei suoi film.
Che sia per far pensare, per sognare gli amori più dolci e frustranti, per parlare e parlare con gli amici, per descrivere nevrosi da raccontare sul lettino dello psicanalista, il cibo è spesso il “contorno” giusto della narrazione.
Luca Glebb Miroglio in Manhattan a tavola illustra l’itinerario culinario nei film del grande regista americano: in decenni di carriera il percorso è lungo, ricco di soprese e di riferimenti culinari inaspettati.