Una nuova riflessione sul significato del cibo e sul nutrimento che, in un mondo fatato e filosofico, assume più sfumature, sapori diversi, seducenti e inaspettati. Un percorso alternativo per leggere un capolavoro della letteratura per l’infanzia.
Il Piccolo Principe è un elogio poetico all’infanzia e insieme una piccola educazione sentimentale.
Che cosa mangia un piccolo principe? Poco: «lui non ha mai né fame né sete, gli basta un po’ di sole».
Proprio da questa diversità scaturisce una nuova riflessione sul significato del cibo e anche il nutrimento, in un mondo fatato e filosofico, assume più sfumature, sapori diversi, seducenti e inaspettati.
La cucina del Piccolo Principe di Daniela Messi propone un percorso alternativo per leggere il capolavoro di Antoine de Saint-Exupéry: cucina dei semi, cucina delle stelle, cucina dei fiori. Attenzione però: non “a base” di fiori, bensì “per” i fiori, come la colazione che il Piccolo Principe serve al fiore che si è appena svegliato quando è ora del caffè e latte.