Fagioli al fiasco: un piatto che Giacomo Puccini amava profondamente, simbolo di una tradizione culinaria che affonda le radici nella sua terra, la Toscana. Nella vita del grande compositore, la cucina mantenne sempre un posto di rilievo, non solo per il piacere di mangiare, ma anche come parte di un legame più profondo con le sue origini. La sua passione per il cibo è probabilmente legata anche alle difficoltà che visse durante gli anni di studio al Conservatorio, quando insieme all’amico Pietro Mascagni, affrontava la miseria e il freddo con abbondanti minestroni milanesi, che li riscaldavano e li sostenevano nei momenti di maggiore difficoltà. Quei giorni segnano un’epoca in cui la cucina era, oltre che necessità, anche un rifugio emotivo.
Puccini mantenne sempre un forte legame con i piatti della sua Toscana, e in particolare con quelli della sua città natale, Lucca. Da appassionato cacciatore e pescatore, si dedicava con piacere alla preparazione di piatti a base di selvaggina, che rappresentavano per lui una vera e propria tradizione familiare. Le sue prede finivano spesso nel convento dove viveva sua sorella, un luogo che per Puccini divenne uno spazio di rifugio e serenità, in cui gustare i piatti più semplici e genuini. Fra questi, il piatto che amava di più era senza dubbio il fagioli al fiasco, cucinato con estrema cura e servito in un recipiente di vetro che esaltava il suo sapore rustico e autentico.
Un aspetto ancora poco conosciuto del grande pensatore e uomo politico. Un libro che non mancherà di entusiasmare vegetariani, vegani, crudisti e fruttariani.
ll cibo del Mahatma Gandhi, pochi sanno che il Mahatma Gandhi fu un precursore del crudismo e della dieta fruttariana. Era infatti convinto che lo sviluppo spirituale e morale dell’essere umano non potesse prescindere da quella che considerava la dieta migliore per il corpo e per l’anima.
Il cibo del Mahatma Gandhi approfondisce, grazie alla ricerca di Pierpaolo Pracca, un aspetto ancora poco conosciuto del grande pensatore e uomo politico, e non mancherà di entusiasmare vegetariani, vegani, crudisti e fruttariani.