Grazia Deledda, unico premio Nobel femminile per le lettere italiane, è una delle dieci scrittrici in tutto il mondo ad avere ottenuto questo prestigioso riconoscimento. Nata a Nuoro, nel cuore della Sardegna, del suo popolo narrò tradizioni, costumi, vicende storiche, banditi e amori.
Grazia Deledda, nata a Nuoro, nel cuore della Sardegna, del suo popolo narrò tradizioni, costumi, vicende storiche, banditi e amori. Il popolo sardo ha usi semplici e così la sua cucina utilizza i prodotti della terra e dell’allevamento del bestiame, soprattutto ovini, in una economia agropastorale.
A tavola con Grazia racchiude alcune curiosità sulla scrittrice e le ricette che l’autrice Neria de Giovanni le attribuisce. In casa Deledda si cuoceva il pane carasau che durava in campagna per tante settimane senza ammuffire, il porcetto e i dolci di mandorla e le seadas arricchivano le feste, un vero e proprio tesoro apparivano le provviste di frutta, uva e meloni d’inverno, chiuse nella soffitta.
Grazia Deledda, poi, sapeva cucinare molto bene e ricordava, con una punta di ironia, che quando il messo dell’ambasciata di Svezia nel novembre 1927 le portò la comunicazione del conferimento del Premio Nobel, le baciò la mano che odorava di cipolla perché aveva appena finito di preparare un gustoso soffritto per il sugo!